
Le articolazioni ci permettono di muoverci. Possiamo dimenticarci di loro, o ignorare come funzionino. Ma quando si infiammano e ci costringono a fermarci, è meglio sapere con che cosa abbiamo a che fare. Oggi parliamo allora di artrite, dei suoi sintomi e di come riconoscerla e curarla.
Indice
CHE COS’È L’ARTRITE
“Artrite” è un termine generico usato per descrivere un gruppo di oltre 100 malattie caratterizzate da infiammazione delle articolazioni o di altre aree del corpo.
L’INFIAMMAZIONE
L’infiammazione di per sé non è una malattia, ma un meccanismo di difesa del corpo.
In caso di infezioni e lesioni, l’infiammazione serve a localizzare ed eliminare l’agente nocivo e rimuovere i componenti danneggiati del tessuto. È quindi parte del processo di guarigione, a meno che non sia cronica.
L’infiammazione consiste in cambiamenti nel flusso sanguigno, aumento della permeabilità dei vasi, migrazione di fluidi, proteine e globuli bianchi verso l’area che ha subito il danno.
Una risposta infiammatoria che dura solo pochi giorni è detta acuta. Una risposta di durata più lunga viene definita cronica.
L’infiammazione acuta provoca sintomi temporanei, che scompaiono quando la risposta infiammatoria è completata.
L’infiammazione cronica si verifica quando i meccanismi di regolazione della risposta infiammatoria sono poco funzionanti o la capacità di eliminare l’agente nocivo è compromessa.
Un esempio è la reazione allergica, in cui un agente normalmente innocuo come il polline stimola l’infiammazione e le reazioni autoimmuni.
L’infiammazione si manifesta con arrossamento, gonfiore e dolore. Quando è localizzata nelle articolazioni, causa anche rigidità.
LE ARTICOLAZIONI
Le articolazioni sono strutture del corpo che mettono in reciproco contatto due o più ossa.
Per permettere il funzionamento di queste “cerniere” evitando l’usura, nella maggior parte dei casi si tratta di un contatto non diretto.
Infatti le ossa non si toccano direttamente, ma con la mediazione di tessuto fibroso, cartilagine o un liquido detto sinoviale.
Le articolazioni del corpo umano sono circa 360, e possono essere anche molto diverse le une dalle altre. Nel loro insieme, il compito delle articolazioni è di tenere uniti i vari segmenti ossei, permettendo allo scheletro di svolgere la sua funzione di:
- sostegno
- mobilità
- protezione
Le ossa che vanno a costituire le articolazioni possono essere, tra di loro:
- Mobili (come quelle di anca, ginocchio, caviglia, polso, spalla e gomito)
- Semimobili (come l’articolazione della colonna vertebrale)
- Fisse (come nel caso delle articolazioni delle ossa del cranio o del bacino)
A seconda della categoria, le articolazioni permettono dei movimenti più o meno ampi o dei meccanismi di ancoraggio stabile. Si parla quindi di:
- diartrosi
- anfiartrosi
- sinartrosi
Le “diartrosi” sono le articolazioni deputate al movimento. Come ad esempio, quelle del ginocchio e del gomito.
Le “sinartrosi” sono quelle che garantiscono stabilità. Come ad esempio le articolazioni delle ossa del cranio e del bacino.
Si caratterizzano per la continuità dei segmenti ossei che le compongono, tra i quali troviamo tessuto fibroso, osseo o cartilagineo. Non permettono l’esecuzione di movimenti.
Le “anfiartrosi” sono caratterizzate da movimenti solo limitati. È considerata semimobile, ad esempio, l’articolazione della colonna vertebrale.
ARTRITE: INFIAMMAZIONE DELLE ARTICOLAZIONI
L’artrite (arthro = articolazione, itis = infiammazione) può interessare quasi ogni articolazione, ma le più colpite sono:
- anca
- ginocchio
- colonna vertebrale
- dita
L’artrite è una condizione cronica: colpisce le persone su base continuativa, costante o ricorrente per mesi, anni, persino per tutta la vita.
Con la parola “artrite” si definisce una grande quantità di patologie che colpiscono le articolazioni, i tessuti che circondano l’articolazione e altri tessuti connettivi.
Le artriti tendono a comportare dolore, indolenzimento, rigidità e gonfiore dentro e intorno a una o più articolazioni. I sintomi possono svilupparsi gradualmente o improvvisamente.
Alcune forme possono coinvolgere anche il sistema immunitario e vari organi interni del corpo.
Nell’Unione Europea, i rapporti sulla salute indicano che le malattie muscolo-scheletriche, delle quali le artriti sono una parte preminente, interessano una persona su due.
Se nella popolazione giovane il problema principale è il mal di schiena, nella popolazione più anziana prevalgono le forme artritiche, soprattutto nelle donne.
In Italia, le persone che dichiarano di soffrire di una malattia cronica sono circa il 47% (50,9% delle donne e 43% degli uomini).
Tra queste, le artriti sono le malattie più frequentemente dichiarate (oltre il 18 %, con un 22,8% tra le donne e 13,6% tra gli uomini).
Secondo i dati proposti dall’Associazione nazionale malati reumatici, in Italia ci sono oltre 5 milioni di persone affette da questa condizione, circa il 10% della popolazione.
LE 2 CATEGORIE DI ARTRITE
Trattandosi solo di un termine generico, bisogna chiarire quali sono i diversi tipi di artrite. Iniziando dalle due macrocategorie principali: le osteoartriti, o artrosi, e le artriti infiammatorie.
OSTEOARTRITI
L’osteoartrite è il tipo più comune di artrite. Sebbene una volta venisse definita artrite da “usura delle articolazioni”, la Osteoarthritis Research Society International (OARSI) ha recentemente ridefinito questa condizione.
L’osteoartrite, o artrosi, è “il risultato del tentativo fallito del corpo di riparare i tessuti articolari danneggiati”. Mentre il danno articolare può verificarsi a causa del deterioramento associato all’invecchiamento, può anche verificarsi in risposta a un infortunio.
Questo tipo di artrite non è quindi infiammatorio, ma “meccanico”.
L’osteoartrite porta alla rottura della cartilagine, il materiale elastico e resistente che copre e protegge le estremità delle ossa. In questo modo il contatto tra le ossa può causare dolore, rigidità, gonfiore e una ridotta gamma di movimento.
Le articolazioni più comunemente colpite da artrosi sono:
- ginocchia
- anche
- mani
- colonna vertebrale
Ci sono molti fattori che si ritiene contribuiscano allo sviluppo dell’artrosi, come l’età, l’obesità, il sesso, l’occupazione, la partecipazione a determinati sport, la storia di lesioni articolari o interventi chirurgici e la genetica.
ARTRITI INFIAMMATORIE
Le forme infiammatorie di artrite sono diverse dall’osteoartrite, in quanto la fonte del danno articolare deriva dall’infiammazione e non dall’usura della cartilagine.
La maggior parte delle forme di artriti infiammatorie sono anche malattie autoimmuni. Significa che il sistema immunitario inizia erroneamente ad attaccare i tessuti sani del corpo.
L’infiammazione derivante da queste condizioni può provocare dolore, rigidità, mobilità ridotta, affaticamento e danni alle articolazioni e ad altri tessuti.
Se non identificate e trattate rapidamente, queste condizioni tendono a progredire più rapidamente e in modo aggressivo rispetto all’artrosi.
L’artrite infiammatoria include ogni forma di artrite, tranne l’osteoartrite. Alcune forme di artrite infiammatoria sono considerate malattie sistemiche, perché possono colpire tutto il corpo.
ARTRITE: SINTOMI INIZIALI
Quali sono i primi segnali da tenere d’occhio per individuare una forma di artrite?
I sintomi iniziali dell’osteoartrite (artrosi) possono includere:
- Dolori articolari
- Rigidità al risveglio o dopo essere stati seduti a lungo
- L’intera area è dolorante al tocco
- Riduzione della gamma di movimento articolare
- Sensazione di sfregamento osseo nelle articolazioni
- Speroni ossei: si formano grumi di osso attorno all’articolazione
I sintomi iniziali dell’artrite reumatoide possono includere:
- Dolore articolare e gonfiore che non passano
- Rigidità mattutina per almeno 30 minuti
- Più di un’articolazione colpita, in particolare piccole articolazioni di mani, polsi e piedi
- Sono interessate le stesse articolazioni su entrambi i lati del corpo
I sintomi iniziali dell’artrite infettiva possono includere:
- Febbre
- Brividi
- Infiammazione articolare
- Dolore acuto correlato a lesioni o infezioni in altre parti del corpo
I sintomi iniziali dell’artrite giovanile possono includere:
- Febbre passeggero
- Perdita dell’appetito
- Perdita di peso
- Anemia
- Eruzione cutanea con macchie sulle braccia e sulle gambe
- Rigidità articolare
- Zoppia
- Gonfiore articolare
L’intervento immediato del medico è consigliato soprattutto se:
- Il dolore e la rigidità si manifestano rapidamente senza una ragione apparente
- Il dolore è accompagnato da febbre
- Il dolore si sviluppa rapidamente ed è accompagnato da arrossamento e gonfiore dell’articolazione
- Noti dolore e rigidità alle braccia, alle gambe o alla schiena dopo esserti seduto per brevi periodi o dopo una notte di sonno
- Hai articolazioni gonfie o doloranti da più di 2 settimane
- Hai un movimento limitato nelle articolazioni per più di 2 settimane
I DIVERSI TIPI DI ARTRITE
Andiamo ad analizzare uno per uno i diversi tipi di artrite, ognuno dei quali richiederà trattamenti specifici.
OSTEOARTRITE (ARTROSI)
L’osteoartrite è la forma più comune di artrite, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Si verifica quando la cartilagine protettiva che attutisce le estremità delle ossa nelle articolazioni si consuma nel tempo. A questa patologia abbiamo dedicato un intero articolo a sé stante.
L’osteoartrosi colpisce più comunemente le articolazioni di:
- mani
- ginocchia
- anche
- colonna vertebrale
I sintomi dell’osteoartrite possono solitamente essere gestiti, sebbene il danno alle articolazioni non possa essere completamente cancellato.
Rimanere attivi, mantenere un peso sano e alcuni trattamenti potrebbero rallentare la progressione della malattia e aiutare a migliorare il dolore e la funzione articolare.
SINTOMI DELL’OSTEOARTRITE (ARTROSI)
I sintomi dell’osteoartrite spesso si sviluppano lentamente e peggiorano nel tempo. Segni e sintomi dell’osteoartrite includono:
- Dolore. Le articolazioni colpite potrebbero essere doloranti durante o dopo il movimento
- Rigidità. La rigidità articolare potrebbe essere più evidente al risveglio o dopo essere stato inattivo
- Perdita di flessibilità. Potresti non essere in grado di muovere l’articolazione per l’intera gamma di movimento
- Sensazione di sfregamento osseo. Potresti provare una sensazione di sfregamento quando usi l’articolazione e potresti sentire dei rumori che segnalano mancanza di lubrificazione
- Speroni ossei. Questi pezzi di osso extra, che sembrano grumi duri, possono formarsi attorno all’articolazione colpita
- Rigonfiamento. Potrebbe essere causato dall’infiammazione dei tessuti molli intorno all’articolazione
CAUSE DELL’OSTEOARTRITE (ARTROSI)
L’osteoartrosi si verifica quando la cartilagine che protegge le estremità delle ossa nelle articolazioni si deteriora gradualmente.
La cartilagine è un tessuto semirigido che consente un movimento articolare quasi privo di attrito. Alla fine, se la cartilagine si logora completamente, l’osso si sfregherà sull’osso.
L’osteoartrite è stata spesso definita una malattia da “usura“. Ma oltre alla rottura della cartilagine, l’artrosi colpisce l’intera articolazione.
Provoca cambiamenti nell’osso e deterioramento dei tessuti connettivi che tengono insieme l’articolazione e connettono il muscolo all’osso. Provoca anche infiammazione del rivestimento articolare.
ARTRITE REUMATOIDE (ARTRITE ALLE MANI)
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che può causare dolori articolari e danni in tutto il corpo, comprese delle deformazioni degli arti. Per questo viene anche detta artrite deformante. Il danno articolare che provoca di solito si verifica su entrambi i lati del corpo.
Quindi, se un’articolazione è interessata in una delle braccia o gambe, probabilmente sarà interessata anche la stessa articolazione dell’altro braccio o gamba. Questo è un modo in cui i medici distinguono l’artrite deformante da altre forme di artrite, come l’artrosi.
Dal momento che spesso colpisce le mani, è anche nota come artrite alle mani.
I trattamenti funzionano meglio quando l’artrite deformante viene diagnosticata precocemente, quindi è importante conoscere i segni.
SINTOMI DELL’ARTRITE REUMATOIDE
L’artrite reumatoide è una malattia cronica caratterizzata da sintomi di infiammazione e dolore alle articolazioni.
Questi sintomi emergono durante periodi noti come riacutizzazioni o esacerbazioni, intervallati da periodi di remissione.
I sintomi dell’artrite deformante includono:
- dolori articolari
- gonfiore articolare
- rigidità articolare
- perdita della funzione articolare e deformità
I sintomi possono variare da lievi a gravi. È importante non ignorare i sintomi, anche se vanno e vengono. Conoscere i primi segni aiuterà te e il tuo medico a trattarlo e gestirlo meglio.
L’artrite alle mani e ai polsi si manifesta solitamente in modo simmetrico. Lo stato infiammatorio cronico tipico di questa malattia può portare a una completa distruzione delle strutture articolari colpite dalla patologia.
L’artrite alle mani può interessare persone di qualsiasi età, ma è più frequente nelle donne tra i 40 e i 50 anni.
Le sedi più colpite dall’artrite alle mani sono le articolazioni metacarpo-falangee e interfalangee prossimali, oltre ai polsi.
L’artrite alle mani, oltre alle articolazioni, può coinvolgere poi anche i tendini circostanti, provocando deformità alle dita.
DIAGNOSI DELL’ARTRITE REUMATOIDE
La diagnosi di artrite deformante può richiedere tempo e può richiedere più test di laboratorio per confermare i risultati dell’esame clinico.
Il medico durante la visita verificherà:
- la presenza di gonfiore e arrossamento
- la funzione articolare e l’ampiezza di movimento
- lo stato dei riflessi e della forza muscolare
Per accertarsi della diagnosi, il medico chiederà degli esami del sangue e/o degli esami di imaging, come ecografia, radiografia o risonanza magnetico. I test non solo mostrano se si è verificato un danno articolare, ma anche la gravità del danno.
TRATTAMENTO DELL’ARTRITE REUMATOIDE
Non c’è una vera cura per l’artrite reumatoide, ma si può gestirne i sintomi. I trattamenti possono includere:
- farmaci antinfiammatori
- cambiamenti nella dieta
- tipi specifici di esercizio
GOTTA
Tra i dolori articolari legati all’artrite c’è anche la gotta, alla quale abbiamo dedicato un intero articolo a sé stante.
Questa patologia si verifica nei soggetti con alti livelli di acido urico nel sangue. L’acido urico è una sostanza di scarto del metabolismo delle cellule, che dovrebbe essere eliminata tramite le urine.
In chi soffre di gotta, l’acido urico si accumula e forma cristalli in alcuni spazi articolari, soprattutto:
- l’alluce
- la caviglia
- il ginocchio
Solitamente la gotta si manifesta con un episodio improvviso di dolore articolare grave, spesso bruciante, in un’unica articolazione.
I dolori articolari da gotta sono spesso acuti e accompagnati da rossore, gonfiore e calore dell’articolazione. Senza trattamento, una riacutizzazione può richiedere da tre giorni a due settimane per risolversi da sola.
La gotta ha spesso cause ereditarie, ma importanti fattori di rischio sono:
- una dieta sbilanciata
- la sedentarietà
- l’abuso di alcol
- farmaci
ARTRITE SETTICA
L’artrite settica è anche nota come artrite infettiva, e di solito è causata da batteri. Può anche essere causato da un virus o da un fungo.
In genere, l’artrite settica colpisce una grande articolazione del corpo, come il ginocchio o l’anca. Meno frequentemente, l’artrite settica può colpire più articolazioni.
L’artrite settica di solito è causata da batteri che si diffondono attraverso il flusso sanguigno da un’altra area del corpo.
Può anche essere causata da un’infezione batterica dovuta a una ferita aperta o a un’apertura da procedura chirurgica, come un intervento al ginocchio.
Negli adulti e nei bambini, i batteri comuni che causano l’artrite settica acuta includono stafilococco e streptococco. Tra i giovani adulti sessualmente attivi, la neisseria gonorrhoeae è l’agente patogeno più comune per la condizione.
Questi agenti patogeni entrano nel flusso sanguigno e infettano l’articolazione, provocando infiammazione e dolore.
SINTOMI DELL’ARTRITE SETTICA
I sintomi dell’artrite settica di solito si manifestano rapidamente con dolore intenso, gonfiore articolare e febbre. I sintomi dell’artrite settica possono includere:
- Brividi
- Stanchezza e debolezza generalizzata
- Febbre
- Incapacità di muovere l’arto con l’articolazione infetta
- Forte dolore all’articolazione colpita, soprattutto con il movimento
- Gonfiore (aumento del liquido all’interno dell’articolazione)
- Calore (l’articolazione è rossa e calda al tatto a causa dell’aumento del flusso sanguigno)
DIAGNOSI DELL’ARTRITE SETTICA
Una procedura chiamata artrocentesi è comunemente usata per fare una diagnosi accurata dell’artrite settica.
Questa procedura prevede una puntura chirurgica nell’articolazione per prelevare un campione del liquido articolare, noto come liquido sinoviale. Normalmente, questo fluido è sterile e agisce come un lubrificante.
Durante l’artrocentesi, un ago viene inserito nell’articolazione interessata per raccogliere il fluido dall’articolazione.
Il campione di fluido viene inviato a un laboratorio per la valutazione. Il laboratorio eseguirà un conteggio dei globuli bianchi nel fluido, che di solito sarà molto alto.
Il laboratorio proverà anche a coltivare batteri o altri organismi. Questo aiuterà il medico a determinare se è presente un’infezione e quale organismo la sta causando.
Possono essere utili anche dei raggi X o una risonanza magnetica alle articolazioni.
TRATTAMENTO DELL’ARTRITE SETTICA
I trattamenti per l’artrite settica includono l’uso di una combinazione di potenti antibiotici e il drenaggio del liquido sinoviale infetto dall’articolazione.
È probabile che gli antibiotici vengano somministrati immediatamente per evitare la diffusione dell’infezione. Inizialmente vengono somministrati antibiotici per via endovenosa, che di solito richiedono il ricovero in ospedale.
Il trattamento, invece, può essere proseguito in regime ambulatoriale o a domicilio con l’assistenza di un servizio infermieristico.
I QUATTRO TIPI PRINCIPALI DI SPONDILOARTRITI
Le spondiloartriti sono un gruppo di malattie infiammatorie che colpiscono le articolazioni.
La spondiloartrite può essere classificata come assiale o periferica. La forma assiale colpisce principalmente le articolazioni pelviche e la colonna vertebrale. La forma periferica colpisce gli arti.
La patologia può anche causare infiammazione agli occhi, al tratto gastrointestinale e alle aree in cui legamenti e tendini si attaccano alle ossa.
I tipi principali di spondiloartrite sono:
- spondilite anchilosante
- artrite psoriasica
- artrite reattiva
- artrite enteropatica
SPONDILITE ANCHILOSANTE
La spondilite anchilosante è il tipo più diffuso di spondiloartriti. Colpisce principalmente la schiena e il collo e le articolazioni sacroiliache (quelle che collegano la colonna vertebrale al bacino).
Il dolore articolare della spondilite anchilosante tende a sopraggiungere prima dei 45 anni, si manifesta gradualmente e migliora con l’attività fisica. Come nel caso dell’artrite reumatoide, la spondilite si fa sentire soprattutto al mattino.
Con la spondilite anchilosante spesso il dolore parte dai glutei e dalla zona lombare. Può poi diffondersi al torace e al collo. Possono essere coinvolti anche tendini e legamenti e, in rari casi, cuore e polmoni.
ARTRITE PSORIASICA
La psoriasi è una condizione cronica caratterizzata da chiazze di pelle ispessita coperte da squame biancastre. Il 30% di chi soffre di psoriasi, soffre anche di artrite psoriasica.
Questa patologia colpisce soprattutto le articolazioni terminali delle dita delle mani e dei piedi, causando un dolore pulsante, insieme a rigidità e gonfiore.
Lo sviluppo e la gravità di questa forma di artrite non vanno di pari passo con quelli della psoriasi. Infatti in circa il 15% delle persone il dolore articolare si manifesta prima della comparsa della psoriasi.
L’artrite psoriasica può anche avere un impatto sulla colonna vertebrale. Quando ciò accade, è nota come spondiloartrite psoriasica. Può anche causare dolore al collo.
ARTRITE REATTIVA
L’artrite reattiva è caratterizzata dallo sviluppo di dolori articolari e gonfiore da una a sei settimane dopo un’infezione del tratto urinario, dei genitali o dell’intestino. I batteri specifici legati allo sviluppo dell’artrite reattiva includono:
- Salmonella
- Campylobacter
- Shigella
- Yersinia
- Chlamydia
Le articolazioni tipiche coinvolte nell’artrite reattiva sono il ginocchio, la caviglia, il piede e la spina dorsale.
ARTRITE ENTEROPATICA
Dolori articolari pulsanti e gonfiore, specialmente nelle articolazioni più grandi come ginocchia e fianchi, possono verificarsi nelle persone con artrite enteropatica.
Questa è una forma di spondiloartrite collegata a una malattia infiammatoria intestinale, che include il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. L’artrite enteropatica tende ad essere più attiva quando i sintomi intestinali sono in aumento.
Questa forme di spondiloartrite può anche causare dolore alla colonna vertebrale, alle braccia e alle articolazioni delle gambe. Può anche causare diarrea sanguinolenta e dolore addominale.
LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO
L’infiammazione delle articolazioni, in particolare delle ginocchia, dei polsi e delle dita, è comune nel lupus eritematoso sistemico. Questa è una malattia autoimmune cronica che può colpire quasi tutti gli organi del corpo.
Come nell’artrite reumatoide, le articolazioni sullo stesso lato del corpo tendono ad essere colpite dal lupus. Tuttavia, la rigidità mattutina non dura così a lungo e il dolore articolare tende ad essere di breve durata e migratorio, spostandosi da un’articolazione all’altra entro un periodo di 24 ore.
COSA FARE PER ALLIEVARE L’ARTRITE
I dolori articolari sono spesso legati ad una delle tante forme di artrite che qui abbiamo preso in esame.
Quando emergono dei sintomi articolari che ci limitano nei movimenti e causano dolore, è bene consultare il medico. Sarà lui a consigliarci il trattamento adeguato, visto che le artriti possono avere forme e cause anche molto diverse, come abbiamo visto.
In alcuni casi il trattamento sarà risolutivo, in altri aiuterà a gestire meglio i sintomi.
Ci sono tuttavia alcune misure che possono essere adottate in ogni caso, e che contribuiranno a diminuire il dolore e a prevenire ulteriori sviluppi patologici.
Ci riferiamo a:
- esercizio fisico regolare, concordato con il fisioterapista nel caso i sintomi siano già emersi
- una dieta equilibrata: alcuni cibi (zuccheri, grassi idrogenati, carboidrati raffinati…) possono contribuire agli stati infiammatori, alimentando le artriti
- il mantenimento del peso forma: maggiore è la zavorra che le nostre articolazioni devono sopportare, maggiore sarà il dolore articolare
Esistono poi diversi integratori o pomate per uso topico che non si configurano come farmaci, ma possono dare sollievo quotidiano alle articolazioni infiammate. Ci riferiamo ad esempio a:
Conoscere le diverse forme di artrite è il primo passo per prevenirle e trattarle tempestivamente laddove necessario. Anche nel caso di una patologia cronica, non è necessario abituarsi al dolore e a una vita limitata.
L’importante è rivolgersi a un medico e farsi seguire in un percorso riabilitativo efficace, per tornare a quella normalità alla quale abbiamo tutti diritto.
Per saperne di più leggi la nostra guida completa sui Dolori Articolari.