
I dolori articolari possono essere dei semplici fastidi passeggeri, o delle importanti spie che segnalano delle patologie da trattare.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulle diverse cause di questo problema così comune, che interessa soprattutto anziani e sportivi.
Le articolazioni sono le parti del corpo in cui si incontrano le ossa. Le articolazioni consentono alle ossa dello scheletro di muoversi, e includono:
- spalle
- fianchi
- gomiti
- ginocchia
Quando si parla di dolori articolari ci si riferisce genericamente a un problema relativo a una qualsiasi delle articolazioni del corpo.
I dolori articolari sono molto comuni, e non necessariamente richiedono trattamenti specifici.
Tuttavia, a volte il dolore articolare è il risultato di una malattia (a partire dall’artrite) o di un infortunio.
È quindi importante capire quale sia la causa del dolore che proviamo, imparando a riconoscere i sintomi e soprattutto a fare prevenzione.
Indice
DOLORI ARTICOLARI LEGATI ALL’ARTRITE
Per “artrite” si intende l’infiammazione di un’articolazione. È un termine generico, che va poi declinato nei vari tipi di artrite, per valutare un trattamento adeguato.
OSTEOARTRITE O ARTROSI
L’osteoartrite (anche detta artrosi) è la forma più comune di artrite. L’osteoartrite si sviluppa a seguito della degenerazione della cartilagine, ovvero il cuscinetto tra le ossa di un’articolazione.
Questa rottura è spesso dovuta all’invecchiamento.
Tra i dolori articolari, l’osteoartrite tende a colpire soprattutto le ginocchia, i fianchi, il collo, la parte bassa della schiena e le dita.
Il dolore causato dall’osteoartrite spesso progredisce da un dolore acuto e intermittente a un dolore costante. La sensazione peggiora con il movimento e si attenua con il riposo.
La più tipica osteoartrite è di fatto una forma non infiammatoria di artrite, dal momento che la causa è un logoramento della cartilagine, dovuto all’usura. Invece l’osteoartrite erosiva è una forma infiammatoria.
Quest’ultima è più comune nelle donne in postmenopausa e provoca una graduale insorgenza di dolori articolari, rigidità e gonfiore alle articolazioni delle dita.
SINTOMI DELL’OSTEOARTRITE (ARTROSI)
Di solito, i sintomi dell’osteoartrite si sviluppano con gradualità e colpiscono all’inizio una sola o poche articolazioni. Sono comunemente colpite le dita, la base del pollice, il collo, la parte bassa della schiena, l’alluce, l’anca e il ginocchio.
Il primo sintomo è un dolore profondo quando le articolazioni sono sotto carico. Il dolore peggiore se si sta in piedi o si portano dei pesi. La rigidità è maggiore al mattino e si riduce dopo circa mezz’ora.
Con l’artrosi, l’articolazione può ridurre la mobilità e, alla fine, diventare incapace di estendersi o flettersi completamente. Nuovi formazioni ossee e nuovi tessuti possono far aumentare di volume l’articolazione, aggravandone la rigidità.
Durante il movimento dell’articolazione le superfici cartilaginee irregolari causano attrito o scricchiolio sviluppando dolore.
Le neoformazioni ossee più comuni sono quelle delle articolazioni più vicine alle punte delle dita (noduli di Heberden) o in quelle mediane (noduli di Bouchard).
In alcune articolazioni (come le ginocchia), i legamenti, che circondano e sostengono l’articolazione, si allungano fino a rendere instabile l’articolazione. L’anca o il ginocchio possono divenire rigidi, perdendo la gamma di movimento normale.
Il dolore causato dallo sfregamento o dal movimento articolare (soprattutto stando in piedi, camminando o salendo le scale) può essere acuto.
L’osteoartrite colpisce spesso anche la colonna vertebrale. La lombalgia (dolore alla parte bassa della schiena) ne è il sintomo più frequente. Di solito, i dischi o le articolazioni danneggiati della colonna vertebrale provocano un dolore moderato.
Tuttavia, se l’eccessivo accrescimento osseo causa una compressione dei nervi, l’osteoartrite lombare o cervicale può causare intorpidimento, dolore e debolezza in un arto superiore o inferiore.
Questa crescita ossea eccessiva può localizzarsi all’interno del canale vertebrale nella parte lombare della schiena, comprimendo i nervi che proseguono nelle gambe.
Questa pressione può causare dolore alle gambe e, in casi rari, comprimere anche l’esofago, ostacolando la deglutizione.
L’osteoartrite può rimanere stabile per anni o progredire molto rapidamente ma di solito si evolve lentamente dopo la comparsa dei sintomi. Molti soggetti hanno una limitazione della mobilità anche importante a causa dell’osteoartrite.
I soggetti che manifestano arrossamento, calore e gonfiore dell’articolazione devono essere visitati da un medico. Solitamente questi sintomi non sono causati dall’osteoartrite, bensì da un’infezione o dalla gotta.
Trovi tutto sull’artrosi nel nostro articolo dedicato: “Artrosi: sintomi, riconoscerla e curarla“
GOTTA
Tra i dolori articolari legati all’artrite c’è anche la gotta. Questo disturbo si verifica nei soggetti con alti livelli di acido urico nel sangue.
L’acido urico è una sostanza di scarto del metabolismo delle cellule, che dovrebbe essere eliminata tramite le urine.
In che soffre di gotta, l’acido urico si accumula e forma cristalli in alcuni spazi articolari, come l’alluce, la caviglia o il ginocchio.
Un attacco di gotta classico si riferisce a un episodio improvviso di dolore articolare grave, spesso bruciante, che di solito si verifica in un’unica articolazione.
I dolori articolari da gotta sono spesso acuti e accompagnati da rossore, gonfiore e calore dell’articolazione.
Senza trattamento, una riacutizzazione può richiedere da tre giorni a due settimane per risolversi da sola.
La gotta ha spesso cause ereditarie, ma importanti fattori di rischio sono una dieta sbilanciata, la sedentarietà, l’abuso di alcol e farmaci.
Trovi tutto sulla gotta nel nostro articolo dedicato: “Gotta: malattia di una volta?”
PSEUDOGOTTA
La pseudogotta, nota anche come malattia da deposito di pirofosfato di calcio (CPPD), è un tipo di artrite che si verifica a causa dell’accumulo di cristalli di calcio in alcune articolazioni.
Solitamente la pseudogotta colpisce ginocchia, polsi, spalle, caviglie, piedi e gomiti.
Come la gotta, il dolore di un attacco articolare acuto di pseudogotta è improvviso, acuto e associato ad altri sintomi come gonfiore e calore articolari. Gli attacchi di pseudogotta possono durare più a lungo di quelli della gotta.
ARTRITE SETTICA
L’artrite settica si verifica quando un’articolazione viene infettata da un batterio, da un fungo o da microbatteri. Quest’ultimo è il caso della tubercolosi.
L’artrite settica tende a colpire una singola articolazione, di solito il ginocchio, la caviglia, il polso o l’anca. L’articolazione colpita è gonfia, calda e rigida e il pazienta ha la febbre alta.
Nella maggior parte dei casi, l’artrite settica è causata da un’infezione batterica nel sangue che poi si sposta nello spazio articolare.
Meno comunemente, la causa può essere un intervento chirurgico o un trauma articolare, come ad esempio una puntura di zecca.
ARTRITE VIRALE
L’artrite può essere causata anche da diversi virus, tra cui l’epatite B e C, il parvovirus B19 e l’HIV, nonché gli alfavirus (trasmessi dalle zanzare) come il virus Chikungunya.
ARTRITE REUMATOIDE
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune cronica che si sviluppa gradualmente nell’arco di settimane o mesi.
La malattia colpisca prevalentemente le articolazioni, anche se alcuni sintomi potrebbero far pensare ad altre patologie:
- Fatica
- Dolore muscolare
- Febbre moderata
- Perdita di peso
- Intorpidimento e formicolio alle mani
Solitamente le prime articolazioni ad essere colpite dall’artrite reumatoide sono quelle delle dita di piedi e mani su un unico lato del corpo.
A seguire, anche altre articolazioni si infiammano, diventando rigide, arrossate, gonfie.
A differenza dell’osteoartrite, i dolori articolari dell’artrite reumatoide tendono a peggiorare al mattino e migliorano con il movimento.
Trovi tutto sull’artrite reumatoide nel nostro articolo dedicato: “Artrite Reumatoide: sintomi, come riconoscerla e curarla”
I 4 TIPI DI SPONDILOARTRITI
La spondiloartrite è una famiglia di malattie reumatiche infiammatorie che comprende quattro diversi tipi di patologie collegate ai dolori articolari.
Spondilite anchilosante
La spondilite anchilosante colpisce principalmente la schiena e il collo e le articolazioni sacroiliache (che collegano la colonna vertebrale al bacino).
Il dolore articolare della spondilite anchilosante tende a sopraggiungere prima dei 45 anni, si manifesta gradualmente e migliora con l’attività. Come nel caso dell’artrite reumatoide, spondilite si fa sentire soprattutto al mattino.
Artrite psoriasica
Fino al 30% delle persone con psoriasi, una condizione cronica della pelle caratterizzata da chiazze di pelle ispessita coperte da squame argentee, soffre di artrite psoriasica.
Questa patologia colpisce soprattutto le articolazioni terminali delle dita delle mani e dei piedi, causando un dolore pulsante, insieme a rigidità e gonfiore.
Altri sintomi possono includere dita delle mani e dei piedi gonfie e problemi alle unghie.
Curiosamente, lo sviluppo e la gravità di questa forma di artrite non vanno di pari passo con quelli della psoriasi. Infatti in circa il 15% delle persone, il dolore articolare si manifesta prima della comparsa della psoriasi.
Artrite reattiva
L’artrite reattiva è caratterizzata dallo sviluppo di dolori articolari e gonfiore da una a sei settimane dopo un’infezione del tratto urinario, dei genitali o dell’intestino. I batteri specifici legati allo sviluppo dell’artrite reattiva includono:
- Salmonella
- Campylobacter
- Shigella
- Yersinia
- Chlamydia
Le articolazioni tipiche coinvolte nell’artrite reattiva sono il ginocchio, la caviglia e il piede.
Artrite enteropatica (IBD)
Dolori articolari pulsanti e gonfiore, specialmente nelle articolazioni più grandi come ginocchia e fianchi, possono verificarsi nelle persone con artrite enteropatica.
Questa è una forma di spondiloartrite collegata a una malattia infiammatoria intestinale, che include il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.
L’artrite tende ad essere più attiva quando i sintomi intestinali sono in aumento.
LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO
L’infiammazione delle articolazioni, in particolare delle ginocchia, dei polsi e delle articolazioni delle dita, è comune nel lupus eritematoso sistemico.
Questa è una malattia autoimmune cronica che può colpire quasi tutti gli organi del corpo.
Come nell’artrite reumatoide, le articolazioni sullo stesso lato del corpo tendono ad essere colpite dal lupus.
Tuttavia, la rigidità mattutina non dura così a lungo e il dolore articolare tende ad essere di breve durata e migratorio, spostandosi da un’articolazione all’altra entro un periodo di 24 ore.
POLIMIALGIA REUMATICA
La polimialgia reumatica è una malattia infiammatoria delle articolazioni che causa significativi dolori articolari e rigidità a spalle, collo e fianchi.
Il gonfiore e la tenerezza delle articolazioni possono anche verificarsi nei polsi e nelle dita, sebbene di solito siano lievi. I piedi e le caviglie non sono mai interessati e la malattia colpisce quasi esclusivamente le persone di età superiore ai 50 anni.
La polimialgia è collegata a un’altra condizione reumatica chiamata arterite a cellule giganti.
Si tratta di una malattia infiammatoria dei vasi sanguigni che causa infiammazione nelle arterie della testa e del cuoio capelluto.
Trovi tutto sull’artrite nel nostro articolo dedicato: “Artrite: come riconoscerla e curarla“
DOLORI ARTICOLARI NON LEGATI ALL’ARTRITE
Non sempre i dolori articolari sono dovuti a una qualche forma di artrite e a processi infiammatori all’interno delle articolazioni. Vediamo quali sono.
FIBROMIALGIA
I sintomi predominanti della fibromialgia, una condizione di dolore cronico, sono un diffuso dolore ai muscoli e ai nervi, la stanchezza invalidante e una forma di disfunzione cognitiva chiamata “fibro nebbia”.
Molte persone che soffrono di fibromialgia hanno dolori e gonfiori articolari. Tuttavia, i medici generalmente non rilevano alcuna infiammazione (artrite). Infatti la causa non è infiammatoria.
Il dolore della fibromialgia è correlato a una disfunzione del sistema nervoso e all’ipersensibilità dei nervi. Piuttosto che essere collegato a specifiche aree del corpo, è più probabile che il dolore della fibromialgia si sposti da un luogo all’altro.
EMARTRO
L’emartro si verifica quando si ha un’emorragia in un’articolazione.
Può essere dovuto a una serie di motivi, tra cui un trauma da infortunio, un disturbo emorragico come l’emofilia, una complicanza postchirurgica o la crescita di un tumore.
IPOTIROIDISMO
L’ipotiroidismo indica una ghiandola tiroidea che funziona sotto gli standard. Spesso è dovuto a un attacco del proprio stesso sistema immunitario contro la tiroide. L’ipotiroidismo può causare numerosi sintomi, tra cui:
- Dolori articolari
- Fatica spossante
- Aumento di peso
- Stipsi
- Intolleranza al freddo
- Rigidità
DEPRESSIONE
Spesso la depressione si accompagna a dolori articolari, anche se il collegamento tra i due potrebbe essere poco intuitivo.
Altri sintomi fisici della depressione sono scarso appetito, disturbi del sonno, debolezza, difficoltà di concentrazione.
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEI DOLORI ARTICOLARI
Dolori articolari gravi possono portare a sviluppare anche altre patologie. Ad esempio, è comune che qualcuno con artrite reumatoide o lupus sviluppi alla fine la fibromialgia secondaria.
Ma quali sono i segni che è ora di rivolgersi a un medico?
- Febbre
- Perdita di peso inspiegabile
- Mobilità ridotta o nulla alle articolazioni interessate
- Articolazione calda o notevolmente gonfia
- Intorpidimento o bruciore improvvisi e / o debolezza muscolare
DIAGNOSI
Una storia medica completa è spesso la chiave per diagnosticare la causa del dolore alle articolazioni.
Il medico inoltre eseguirà un esame fisico completo e, in alcuni casi, esami del sangue, esami di imaging e una procedura di aspirazione articolare. In rari casi, è necessaria una biopsia, ovvero il prelievo di un campione di tessuto.
I fattori principali che verranno valutati dal medico sono:
- Dove sono localizzati i dolori articolari?
- Quanto è intenso il dolore articolare?
- Si verifica in determinati momenti della giornata? Dopo determinate attività o periodi di riposo?
- Cosa peggiora o migliora il tuo dolore articolare?
Ad esempio, l’artrite correlata a gotta, pseudogotta o un’infezione batterica tende a colpire un’articolazione alla volta, si manifesta all’improvviso ed è grave.
Invece, il dolore correlato all’artrite da una malattia sistemica, come una spondiloartropatia, si manifesta gradualmente e colpisce più di un’articolazione alla volta.
Il dolore articolare dell’osteoartrosi migliora con il riposo e peggiora con l’attività.
Al contrario, l’artrite dovuta a una malattia sistemica del tessuto connettivo, come l’artrite reumatoide, peggiora con il riposo e migliora con l’attività.
Il medico verificherà anche la storia clinica familiare: alcune condizioni, come l’artrite psoriasica, tendono a essere ereditarie.
ESAMI
Spesso, per una diagnosi bastano la storia medica e una visita. In alcuni casi, tuttavia, come quando si sospetta una malattia sistemica, potrebbero essere necessari degli ulteriori test.
A seconda di quello che il medico rileva durante la visita, può prescrivere vari esami del sangue. Ad esempio, se sospetta l’artrite reumatoide, testerà i tuoi livelli di anticorpo proteico anti-citrullinato (anti-CCP).
Altri potenziali esami del sangue includono:
- Emocromo completo (CBC)
- Test di funzionalità renale ed epatica
- Marker infiammatori: velocità di eritrosedimentazione (ESR) e proteina C-reattiva (CRP)
- Livello di acido urico
- Anticorpo anti-nucleare (ANA)
- Test dell’epatite B e C
- Test del parvovirus
Potrebbero essere necessaria anche una diagnostica per immagini (test di imaging).
Ad esempio, una radiografia può rivelare osteofiti (escrescenze ossee) e restringimento dello spazio articolare, entrambi segni classici di artrosi.
Una radiografia può anche mostrare segni sottili di artrite infiammatoria, come erosioni (crateri nell’osso che si verificano a seguito di danno articolare).
Altri test di imaging come un’ecografia, una risonanza magnetica (MRI) e una tomografia computerizzata (TC) possono fornire ulteriori informazioni su un’articolazione e sui tessuti circostanti.
Un altro possibile esame è l’aspirazione articolare (artrocentesi) che prevede che un medico, solitamente un reumatologo, prelevi il fluido dall’interno della sinovia. La sinovia è il rivestimento delle articolazioni.
Il fluido può quindi essere esaminato al microscopio, per diagnosticare condizioni come la gotta (presenza di cristalli di urato) e l’artrite settica (presenza di un numero elevato di globuli bianchi).
In casi rari, un reumatologo può rimuovere un campione di tessuto del rivestimento della sinovia. Questa è chiamata biopsia sinoviale e può essere utile per diagnosticare l’artrite settica dovuta alla tubercolosi o a un fungo.
TRATTAMENTI
Una volta ricevuta una diagnosi, si può elaborare un piano di trattamento che include farmaci, fisioterapia e, meno comunemente, intervento chirurgico.
Per cominciare, ci sono alcune cose che noi stessi possiamo fare per contribuire a prevenire e ridurre i dolori articolari:
- Controlli sanitari regolari (ad esempio, per l’osteoporosi, il cancro…)
- Informarti sulla tua diagnosi
- Attività fisica quotidiana, sia aerobica che di rafforzamento
- Perdere peso se in sovrappeso o obesi, e mantenere una dieta bilanciata
TERAPIE FARMACOLOGICHE
Vengono utilizzati diversi farmaci per alleviare il dolore articolare, a seconda della diagnosi. Ad esempio, con l’artrosi, possono essere utilizzati diversi trattamenti, tra cui:
- Un farmaco antinfiammatorio non steroideo topico o orale (FANS)
- Capsaicina topica
- Cymbalta (duloxetina)
- Iniezioni di steroidi articolari
- Iniezioni di acido ialuronico
Oltre agli antidolorifici, se si ha una malattia sistemica, potrebbe essere necessario assumere un farmaco che altera il funzionamento del sistema immunitario.
Ad esempio un inibitore del fattore di necrosi tumorale (TNF) per la spondilite anchilosante e metotrexato per l’artrite reumatoide.
Nel caso di artrite settica, dovrai prendere uno o più antibiotici per via endovenosa.
Non rientrano nella terapia farmacologica, ma alcuni integratori possono essere utili per ridurre i sintomi dei dolori articolari.
In particolare i prodotti che contengono glucosamina e condroitina, per riparare la cartilagine danneggiata dell’osteoartrosi. Ad esempio:
FISIOTERAPIA
La fisioterapia per i dolori articolari si concentra su:
- mantenimento della funzione articolare
- mantenimento della gamma di movimento
- rafforzamento dei muscoli che circondano l’articolazione
- riduzione della rigidità e del dolore
A seconda della diagnosi, il fisioterapista può valutare un ausilio per la deambulazione o un tutore.
Per le persone con fibromialgia, un programma di esercizio fisico supervisionato è particolarmente importante per ridurre al minimo il dolore muscolare e articolare e alleviare altri sintomi.
CHIRURGIA
La chirurgia è generalmente riservata ai casi gravi di dolori articolari, come l’artrosi del ginocchio o dell’anca che non ha risposto a misure conservative.
Può essere allora necessaria la sostituzione totale dell’articolazione.
Le alternative includono l’osteotomia del ginocchio o dell’anca, interventi chirurgici che comportano il taglio e il rimodellamento delle ossa per alleviare la pressione sull’articolazione.
Un’osteotomia può ritardare la necessità di una sostituzione articolare per diversi anni. Tuttavia, solo gli adulti giovani e attivi con artrosi limitata a un lato del ginocchio o le persone con determinate condizioni dell’anca sono generalmente candidati.
DIETA CONTRO I DOLORI ARTICOLARI
Anche nel caso dei dolori articolari, la dieta può essere un fattore preventivo fondamentale, e un buon modo per ridurre i sintomi. Scopriamo 10 alimenti che sono alleati delle nostre articolazioni:
OMEGA-3
I pesci sono un’ottima fonte di acidi grassi Omega-3, nutrienti essenziali per la salute.
Non solo gli Omega 3 hanno dimostrato di ridurre le molecole infiammatorie nel corpo, ma migliorano anche la funzione cerebrale e riducono il rischio di malattie cardiache e diabete.
Gli Omega-3 si trovano soprattutto in:
- tonno
- salmone
- trota
- sardine
- sarde
- sgombro
- noci e mandorle
- semi di lino e di chia
- olio extravergine di oliva
Vedi anche il nostro articolo dedicato agli Omega-3.
LEGUMI
Ottima fonte di proteine, fibre e minerali essenziali, i legumi sono anche ricchi di antociani, che riducono le infiammazioni. Spazio quindi a:
- ceci
- lenticchie
- fagioli
- semi di soia
VERDURE CRUCIFERE
Niente di esotico, forse non conoscete il nome della loro famiglia vegetale, ma certo conoscete:
- broccoli
- cavolfiori
- cavoletti di Bruxelles
- rucola
- cavolo nero
- cavolo cappuccio
Questo particolare sottoinsieme della popolazione vegetale è noto per bloccare un enzima che causa gonfiore alle articolazioni. Inoltre, sono pieni zeppi di fibre, vitamine e sostanze nutritive per la salute e il benessere generale.
CIOCCOLATO FONDENTE
Oltre a essere buono, il cioccolato amaro ha proprietà antinfiammatorie (se consumato con moderazione!).
Il cacao, ingrediente principale del cioccolato, contiene antiossidanti in grado di contrastare la predisposizione genetica all’insulino-resistenza e alle infiammazioni.
Maggiore è la percentuale di cacao nel cioccolato, maggiore è il suo effetto antinfiammatorio.
ORTAGGI A RADICE
Vari studi hanno dimostrato che gli ortaggi a radice possono essere utili nel trattamento dei sintomi dell’artrite e di altri dolori articolari. Aggiungere quindi al menù:
- aglio
- cipolla
- zenzero
- curcuma
CEREALI INTEGRALI
La ricerca suggerisce che le proteine presenti nei cereali raffinati (come il pane bianco, il riso bianco e la pasta normale) possono innescare una risposta infiammatoria nel corpo.
Al contrario, i cereali integrali ricchi di fibre aiutano a produrre acidi grassi che si ritiene possano contrastare l’infiammazione. Pertanto, attenersi ai cereali integrali:
- grano o frumento
- riso integrale
- mais
- farro
- orzo
- avena
- segale
- miglio
- kamut
E ai cosiddetti pseudocereali:
- quinoa
- grano saraceno
- amaranto
FRUTTI COLORATI
Spesso additati come “ingrassanti” per il loro contenuto di zuccheri, i frutti sono ottimi antiossidanti. Soprattutto quelli colorati, ricchi di antociani e altri antiossidanti. Spazio quindi a:
- frutti rossi
- mele
- ananas
- pomodori (sì, il pomodoro non è una verdura, è un frutto!)
Gli antiossidanti aiutano a “spegnere” le risposte infiammatorie nel corpo, mentre la bromelina dell’ananas riduce il dolore articolare causato da osteoartrite e artrite reumatoide.
BRODO DI OSSA
La glucosamina, la condroitina e gli amminoacidi aiutano a mantenere le articolazioni sane, mentre il calcio è essenziale per la densità ossea. Il brodo di ossa contiene tutti questi elementi.
La sostanza simile alla gelatina che proviene dalla cottura delle ossa imita il collagene che si trova naturalmente nelle nostre articolazioni, tendini e legamenti.
Il brodo di ossa può essere consumato caldo o utilizzato nelle ricette come base di cottura o salsa.
CONCLUSIONI
Dalle forme comuni a quelle più rare e gravi, i dolori articolari sono un problema che limita movimenti e vita quotidiana, anche in maniera cronica.
Il modo migliore per trattarli è conoscerli e prevenirli, con la dieta, l’esercizio fisico regolare e una postura corretta.
Se i dolori articolari dovessero presentarsi, il consiglio è di rivolgersi quanto prima a un medico: più tempestivo è il trattamento prima potremo ritornare alle nostre abitudini e alla nostra vita attiva.
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